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Diary
Sto leggendo Diary di Palahniuk.Praticamente è il diario di una tizia, Misty, che scrive per raccontare al marito quello che succede mentre lui è in coma (vabbè...diciamo che è semplicistica come sintesi, ma il punto del post non è questo).Misty scrive questo "diario" spinta dalla suocera perchè è quello che facevano i marinai e le loro mogli durante i mesi in cui restavano separati. Quando poi si riunivano si scambiavano questi diari per "recuperare" il tempo passato senza vedersi. Ora...io non so se questo fatto è vero e nemmeno m'interessa in maniera particolare, ma l'idea mi piace molto.E' vero che ora c'è internet, le mail, msn, faceboook, gli sms e le telefonate quindi ci si può tenere in continuo contatto....però ci sono cose che, secondo me, si riescono a dire solo lì per lì (perchè se ci pensi troppo poi sembrano cavolate) o che comunque non si possono esprimere attraverso un telefono o una mail. E' diverso quando hai una penna in mano, un quaderno davanti e puoi prenderti il tuo tempo per esprimere quello che provi o per raccontare la stupidaggine che ti è appena successa (le mail mi danno sempre l'idea della fretta).
E immagino l'attesa di leggere quello che ha provato e passato l'altra persona. L'emozione di una scrittura amata. Una cosa bella, se condivisa. L'emozione di scambiarsi pensieri, sensazioni, quotidianità...
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