martedì 30 marzo 2010

sabato 20 marzo 2010

Ti chiamano per un colloquio per uno stage.
Che non è il massimo della vita ma è la prima proposta decente che ti fanno.
E tu cerchi di esserne contenta.
Cerchi di pensare alle cose positive perchè hai un curriculum che è peggio del deserto del sahara e anche se riuscissi ad ottenere questo schifo di stage sarebbe qualcosa.
E cerchi di mettere a tacere in tutti i modi la vocetta che ti dice che tu, quello stage, non lo vuoi perchè è un altro il lavoro che vorresti fare (la stessa vocetta che ti dice che è inutile che vai a fare esami perchè tanto non sei preparata).
E per metterla a tacere lo dici pure ai tuoi perchè sai che loro saranno contenti, e si metteranno a controllare dove sta la via e ti prenderanno in giro dicendoti che devi vestirti bene.
E ci provi a vedere quei lati positivi.
A non sentirti una merda perchè tutto quello che riesci ad ottenere è un colloquio per uno stage (nemmeno uno stage) senza rimborso e per un lavoro che non ti entusiasma.
Poi arriva qualcosa che ti fa sentire una merda e che ti ricorda che fallimento sei.
E la vocetta si mette ad urlare e l'ansia sale e nella tua testa parte il ritornello "non ci vuoi andare. anche se ci vai non ti prendono. sei una nullità" e tu perdi tutta l'apparenza di calma che avevi cercato di mantenere.
E quando tua mamma si accorge che qualcosa non va perchè non la guardi e ti chiede "che succede" tu non ce la fai più e scoppi a piangere dicendo "niente".
E ti ritrovi con tua mamma triste e tuo papà che non capisce e tutti e due pensano che stai così perchè non vuoi pesare ancora una volta e sempre di più sulle loro spalle quando a loro non importa.
E tu cerchi di smettere di piangere perchè è vero che non vuoi più pesare su di loro ma non c'è solo questo, c'è un altro mondo dietro quel pianto.
E adesso cerchi di sorridere.
E cerchi di non pensare all'ansia, di non pensare proprio fino a lunedì e poi si vede che succede.
Perchè, si sa, il mondo è bello...

venerdì 19 marzo 2010

Io non so perchè poi mi buttano sempre giù.
Io provo a reagire, a non vedere tutto nero ma già non è facile così.
Sto cercando di non pensare a tutto quello che non potrò fare, ai sogni che piano piano si infrangono per pensare a tutto il resto, a quello che di buono può venire da questi sogni infranti.
Non è che sto passando il periodo più felice della mia vita e non ho nemmeno chissà quanto tempo per cercare di sistemare tutto.
Ma così non è possibile.
E che palle.

giovedì 18 marzo 2010

capisco sempre di più quelli che dicono che c'è molta più intimità nel dormire insieme che nel sesso.

mercoledì 17 marzo 2010

Che giornata.
Potrei anche dire che giornate.
Non mi piacciono.
Speriamo almeno che mio fratello non mi attacchi la febbre.
E che il cane smetta di vomitare in giro.
Troppa grazia che ha deciso di evitare almeno il tappeto.

mercoledì 10 marzo 2010

Vorrei non dovermi sempre chiedere se quello che faccio darà fastidio a qualcuno.
Vorrei non essere circondata da persone che pensano prima di tutto a quello che diranno gli altri su cose che non riguardano questi "altri".
Perchè solo io me ne devo fregare? Io alle chiacchiere non ci devo far caso. Solo io, però.
Vorrei non sentirmi un fantasma. Perchè dopo 27 anni (vabbè....) un po' mi sono stufata.
Vorrei poter fare cretinate da ragazza della mia età. Non riflettere sempre su ogni minima cosa.
Io vorrei finalmente potermi sentire serena a 360 gradi. Non solo se...

Mi chiedo che succederebbe se....